Partecipare ai laboratori concettuali sulla fotografia condotti da Laura Manione e Stefano Ghesini è per me sempre un’immersione in un mondo mitico e meraviglioso, a tratti fantastico, magico, sdrucciolevole, ma sempre intenso. Laura e Stefano un po’ hanno imparato a conoscermi, anche se per poche parole e pochi sguardi, ma posso affermare con la massima serietà e sincerità che il fine settimana appena trascorso insieme alla Trappa di Sordevolo mi ha lasciato molto. Non mi capitava da tanto tempo di svegliarmi la mattina della domenica con il desiderio, la necessità di vagare da solo in silenzio alla ricerca dell’immagine. E anche per questo, li ringrazio. Tante immagini e tante idee hanno riempito in questi due giorni la nostra stanza del camino, che è stata mensa, condivisione, gioco, confronto ma soprattutto cattedrale del silenzio. Vi ringrazio dal punto più silenzioso del mio cuore, quello dove metto ad affinare i ricordi e le esperienze più belle. Ringrazio anche tutti i miei compagni di corso, è sempre più un gruppo di belle persone, da quelle nuove, vicine e lontane, a quelle ormai “habitué”.
L’immagine che vedete qui sopra è il mio silenzio. Vuole anche essere un omaggio a quel catalizzatore di silenzio che è la Trappa.
Umberto, la tua presenza ai nostri laboratori è davvero preziosa. Hai una sensibilità rara e siamo noi a ringraziare te.
Grazie Umberto, è questa sensibilità, intelligenza, capacità di elaborazione, questo tuo e vostro meraviglioso modo di essere esigenti e dare prpfondotà e serietà al corso. A spingerci a preparare e preparare a lungo a stratificare e modulare il per-corso con tanta cura e spessore.
Grazie dell’importanza, grazie dello sessore, grazie dell’amicizia.
Trovo la tua foto e il tuo haiku un binomio fantastico.
Grazie per la tua sensibilità.